Ciao a voi tutti e buona domenica!
Oggi vi lascio la recensione della mia ultimissima lettura, divorata rapidamente più di un mese fa!
Motivi per cui potreste amare questo libro:
Se avete già letto qualcosa di John Green, questo romanzo, conferma la sua bravura e le sue capacità letterarie. Se invece volete iniziare a conoscere John Green con questo romanzo, beh è un ottimo inizio che vi invoglierà a leggere anche altro.
Motivi per cui potreste non amare questo libro:
Se cercate azione e avventura, lacrime, una storia d'amore intenso...ehm cercate altro. Città di carta è un bellissimo romanzo, con numerosi spunti di riflessione, però in alcuni punti la trama va a rilento e se vi aspettate una storia alla "Colpa delle stelle", state sbagliando romanzo.
Informazioni per l'acquisto:
La Rizzoli ha appena ristampato tutti i romanzi di John Green in una nuova edizione piuttosto fashion, in vista dell'uscita del film "Colpa delle stelle". Quindi al momento è piuttosto facile da trovare in tutte le librerie (mentre due mesetti fa sembrava di cercare il Sacro Graal per trovare questo romanzo e anche Cercando Alaska).
Trama:
Di solito metto la trama stampata sulla quarta di copertina, sinceramente questa spoilera metà del libro, quando me ne sono accorta era troppo tardi! (Grazie magico editore che hai avuto questa bella pensata)
Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un'inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all'improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un'avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no.
Qui ho deciso di tagliare perchè spoilera una delle cose principali del libro...Vi basti sapere che Margo farà di tutto per cercare di risvegliare e scuotere l'animo sonnolente di Quentin.
La mia opinione:
Questo libro è strano. Mi è piaciuto davvero, eppure mi ha lasciata in sospeso. Non ho capito bene dove volesse parare John Green, perchè alcuni pezzi sono pura poesia filosofeggiante, ti fanno fermare a riflettere e si fanno rileggere 10 volte per capirne a pieno il significato, quindi tu procedi nella lettura nell'attesa di una grande rivelazione spirituale, divori pagina dopo pagina nell'attesa che accada QUALCOSA di assolutamente inatteso, che sconvolga la storia, qualcosa che culmini tutto il percorso preparato sapientemente in precedenza....e INVECE NO. Non c'è nulla di inatteso, perfino quando inizi a immaginare che Quentin magari farà davvero il passo e si libererà del suo modo di fare da bravo ragazzo, no, lui segue il percorso che fin dalla prima pagina è stato scritto per lui. Poi ti fermi a riflettere e finalmente capisci la genialità di Green: non è la meta il punto focale, non è l'arrivo quello che conta, è il viaggio. è l'aver divorato parola dopo parola le sue descrizioni delle città di carta, l'aver atteso, sperato e temuto che qualcosa accadesse, quello che è veramente bello nella lettura di "Città di carta". Praticamente ha realizzato quello che Margo continua a voler insegnare a Quentin: è il viaggio quello che vale la pena di vivere. Quando capisci questo allora puoi perdonare l'autore di non averti regalato il grande finale trionfale che attendevi. Io ho amato le descrizioni della Florida, mi ha fatto vedere gli States con occhi diversi, rappresenta una realtà di periferia che non ti immagini quando pensi all'America e che ti lascia stupito eppure ti conquista. Per quanto riguarda i personaggi sono il punto forte della narrazione, ben caratterizzati, pieni di difetti che li rendono così tridimensionali e reali che sembra stia parlando dei tuoi amici, ti sembra di poterli incontrare per strada girando l'angolo. Non sono idealizzati dall'autore, l'unico che rende una "persona reale" un "personaggio" è proprio Quentin che non riesce a vedere con occhi obbiettivi Margo: la dipinge quasi perfetta, misteriosa e affascinante. Lui la vede come un mistero. Lei invece è solo una ragazza. Ad un certo punto l'autore lo sottolinea con insistenza, facendo vedere anche la sua fragilità e la sue debolezze di ragazzina diciasettene. Personalmente Margo non mi è piaciuta molto, non mi è stata simpatica fin dall'inizio, però devo dare atto che è ben costruita e ben inserita nella trama. Quentin è il narratore, vediamo tutta la sua storia dal suo punto di vista, quindi diventa naturalmente simpatico e familiare al lettore. Alcune sue riflessioni sono veramente splendide, piccole perle da trascrivere e da assaporare lentamente.
SPOILER!!
Nota di merito: lo stile adottato per il viaggio finale, semplicemente sublime e godibilissimo.
Il mio giudizio:
4 coccinelle, bello, non intenso come "Colpa delle stelle" eppure interessante e di lettura velocissima. Ve lo consiglio, con i dovuti accorgimenti: il romanzo scorre veloce, soprattutto la parte iniziale e la parte finale, mentre il centro della storia procede più a rilento perchè effettivamente NON SUCCEDE NULLA, eppure non risulta pesante perchè si è incuriositi e si vuole proseguire nella lettura. NON vi aspettate una storia romantica sullo stampo di "Colpa delle stelle", se partite con questa idea potreste rimanere delusi.
Ciao Coccinella :3
RispondiEliminaNon sei la prima che mi dice che la sinossi sulla cover è spoilerosa, una cosa che personalmente mi dà davvero fastidio u-u comunque lo leggerò anche io questo, e poi mi dedicherò a Cercando Alaska ^^
Oook, grazie alla tua recensione CITTA' DI CARTA sarà il mio prossimo acquisto ahahah
RispondiEliminaSei stata molto semplice e diretta, complimenti!
Grazie mille per essere passato..te lo consiglio vivamente! =)
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